Il Freedom Fund di Amburgo dà l'esempio: 110 persone liberate!

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Ad Amburgo, una donna è stata riscattata dall'iniziativa Freedom Fund dopo 6 giorni di carcere per evasione tariffaria.

In Hamburg wurde eine Frau nach 6 Tagen Haft wegen Schwarzfahrens von der Initiative "Freiheitsfonds" freigekauft.
Ad Amburgo, una donna è stata riscattata dall'iniziativa Freedom Fund dopo 6 giorni di carcere per evasione tariffaria.

Il Freedom Fund di Amburgo dà l'esempio: 110 persone liberate!

Ad Amburgo sta suscitando scalpore un'iniziativa che si oppone con veemenza al perseguimento penale degli evasori. Come riporta T-Online, una donna di Amburgo è stata arrestata e condannata a 50 giorni di prigione perché non era in grado di pagare la multa per aver evaso il biglietto. È stata rilasciata dopo soli sei giorni nel carcere di Billwerder dopo che l'iniziativa “Freedom Fund” ha pagato la somma di 440 euro per la sua liberazione.

Il 12 giugno, noto anche come “Giorno della Libertà”, quest'anno cade in una data speciale: in questo giorno sono state riscattate complessivamente 110 persone grazie all'iniziativa. Il “Fondo Libertà” è una voce importante nel dibattito sulla depenalizzazione dell'evasione tariffaria e vorrebbe abolire il controverso articolo 265a del Codice penale. L’organizzazione, lanciata nel 2021, ha finora fatto uscire di prigione 1.396 persone, risparmiando sui costi statali quasi 20 milioni di euro.

Contesto dell'iniziativa

Si stima che ogni anno in Germania fino a 9.000 persone finiscano in prigione perché non possono pagare le multe per evasione tariffaria. Spesso sono particolarmente colpite le persone con condizioni finanziarie modeste: secondo gli studi, l'87% delle persone colpite è disoccupato e il 15% vive senza un domicilio permanente. Molti lottano anche con malattie mentali o fisiche. Una lettera aperta di 128 scienziati ha chiesto la cancellazione del paragrafo 265a e ha sottolineato l’ingiustizia sociale che deriva dalla criminalizzazione dell’evasione tariffaria.

Anche al Bundestag si accende il dibattito sulla riforma del diritto penale. Il 26 gennaio 2023 il Bundestag si è occupato dei progetti di legge e delle mozioni del gruppo parlamentare Die Linke sulla politica del diritto penale. Tra queste non solo la depenalizzazione dell’evasione tariffaria, ma anche l’abolizione della pena detentiva sostitutiva. Il Bundestag ha deferito le richieste alla commissione giuridica, che ha riscontrato un ampio interesse.

Reazioni e sviluppi in altre città

Mentre l’Associazione dei trasporti di Amburgo (HVV) si è espressa contro la depenalizzazione, alcune altre città hanno adottato un approccio diverso. Bremerhaven, Colonia e Münster, ad esempio, hanno già deciso di non sporgere più alcuna denuncia penale per biglietti mancanti. La tesi di Brema, ad esempio, sostiene che lo sforzo richiesto dal procedimento penale è sproporzionato rispetto alle perdite finanziarie che le persone colpite dalla povertà devono sopportare.

In effetti, anche città come Bonn e Potsdam hanno adottato misure per smettere di considerare l’evasione tariffaria come un crimine evitabile. Questi sviluppi mostrano una tendenza verso un numero sempre maggiore di comuni che si affidano ad approcci alternativi per risolvere il problema dell’evasione tariffaria. Il “Fondo per la Libertà” sottolinea che in definitiva è necessaria una soluzione politica per affrontare la questione in modo sostenibile e per fermare l’ulteriore criminalizzazione delle persone.

La discussione sull’evasione tariffaria e sulle sue conseguenze legali rimane appassionante e mostra quanto siano importanti le iniziative sociali e le decisioni politiche per la vita di migliaia di persone colpite. Le iniziative non solo sostengono i diritti di coloro che vivono in circostanze difficili, ma richiedono anche un ripensamento della giurisprudenza e un trattamento più equo delle persone socialmente svantaggiate. La strada per depenalizzare l’evasione tariffaria è ancora lunga, ma iniziative come il “Fondo per la Libertà” stanno facendo un grande passo nella giusta direzione.